domenica 11 dicembre 2016

Cher parla di Classic Cher, fama e nervosismo pre-performance al Washington Post!

Cher ha rilasciato un'intervista al Washington Post su "Classic Cher", sulle conseguenze della fama nella vita di tutti i i giorni e sul nervosismo pre-performance.


Ecco per voi l'intervista integrale, tradotta nella nostra lingua: 

Cosa puoi dirmi sullo show [Classic Cher] ? 

Voglio fare tutte quelle canzoni che renderebbero le persone tristi se non le facessi. Quindi non è concentrato sulle canzoni attuali ma sulle vecchie hits. Cosa stiamo cercando di fare è di trovare differenti vie per mostrarle e riportare indietro qualche canzone delle mie preferite. "Classic Cher", devo dire che non mi piace tanto il titolo, sembra arrogante. 

Qualche canzone che tu sai di dover includere nella set list per certo? 

"Turn Back Time", "Believe" e "I Found Someone" - Queste sono le canzoni per cui la gente si alza e balla, ma amano anche le ballads, ovviamente anche canzoni come "Half Breed". 

Ti capita mai di guardare indietro nel tempo quando le cose erano un pò più facili? Ne senti la mancanza? 

Si, mi manca completamente. Odio il fatto che non ci sia più libertà, e quando esci fuori casa sono tutti pronti coi flash,  e le persone possono essere veramente scostumate. 
Non so cosa sia successo, ma ricordo che quando vivevo a New York potevo passeggiare tranquillamente per le strade senza che nessuno mi disturbasse, la stessa cosa qui a Malibu fino a qualche anno fa. 

Ti capita mai di essere nervosa all'idea di dover soddisfare delle altissime aspettative quando ti esibsci? 

Sono tremolante prima di iniziare. Una volta che inizio, so di essere li per offrire, in strano modo, un servizio. Rendere le persone felici, questo è il mio lavoro. 

Sei tremolante. . .Questo mi sorprende, cioè. . .Tu sei Cher!

Dio si, vorrei sempre scappare! Penso sempre, "voglio mia madre". 

E' qualcosa con cui hai sempre avuto a che fare? 

Dio si. La prima volta che dovetti salire sul palco, non ci riuscii e Sonny mi diede una letteralmente una spinta. Io gli dissi "Non ce la posso fare, non posso farlo" e lui "Okay non devi farlo per forza", mi rilassai, poi lui mi spinse sul palco. 

Una volta che sei li sul palco, quando ti rilassi?

Probabilmente mi rilasso durante il monologo, quando parlo con il mio publico e mi connetto con loro. Poi lo show riparte, ed è come un pipistrello che esce da una caverna e continua ad andare cosi fino alla fine. Dopo il monologo va tutto bene fino alla fine. 






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